Marzo 10, 2021

8 semplici modi per migliorare la deliverability delle tue email

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Non c’è niente di peggio che investire ore del proprio tempo su una campagna email per poi vederla finire in spam. Questa guida ti aiuterà a capire cosa influenza la deliverability delle email e ti insegnerà alcuni semplici azioni che la miglioreranno immediatamente.

Email deliverability. Anche il termine stesso suona abbastanza tecnico. E certamente ha i suoi aspetti complessi. Ma non preoccupati. Puoi implementare le best practice di deliverability delle email senza alcuna conoscenza tecnica.

Abbiamo diviso questa guida in due parti:

  • Parte 1: imparerai cos’è la deliverability email e come funziona
  • Parte 2: scoprirai 8 modi non tecnici per aumentare le tue possibilità di consegnare le tue email nella posta in arrivo

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Email Deliverability: cos’è e da cosa dipende

Cos’è l’email deliverability?

La deliverability delle email è la capacità di consegnare con successo le email nella casella di posta in arrivo del tuo contatto senza essere filtrata come spam dal provider di posta elettronica.

Qual è la differenza tra la deliverability delle email e la delivery delle email?

Possono sembrare simili, ma questi termini si riferiscono in realtà a due cose diverse.

Email delivery si riferisce al fatto che un’email venga ricevuta o meno dal server del provider di posta elettronica del destinatario.

Email deliverability si riferisce a dove l’email arriva una volta che è stata ricevuta dal server (cioè nella posta in arrivo o nella posta indesiderata).

Perché la deliverability delle email è così importante?

Perché è un fattore cruciale per il successo dell’email marketing. Una scarsa deliverability equivale a risultati ancora peggiori. Potresti anche causare danni a lungo termine al tuo marchio e alla reputazione del tuo mittente email.

Inoltre, se i tuoi iscritti non ricevono le tue email, puoi dire addio a qualsiasi ritorno sugli investimenti del tuo software di email marketing.

Ma le mie email arrivano sempre nella posta in arrivo, dovrei comunque interessarmi alla deliverability?

Sì, è sempre bene sapere come funziona la deliverability delle email e le best practice. In questo modo eviti di commettere qualsiasi errore che potrebbe danneggiare la tua deliverability sul lungo periodo. Prevenire è meglio che curare 🙂

Cosa influisce sulla deliverability delle email?

La deliverability delle email è influenzata da una serie di fattori, tra cui:

  • Reputazione del mittente: Quali sono stati i risultati delle tue email precedenti? Il tuo dominio o IP si è comportato bene in passato?
  • Contenuto dell’email: La tua campagna email sembra spam? Nell’oggetto o nel contenuto della tua email ci sono parole che possono far pensare allo spam?
  • Aspetti tecnici: Le tue email sono firmate correttamente con il giusto dominio e IP? Il contenuto è stato alterato in qualche modo?

Leggi anche Sender score e reputazione dominio – La guida completa sulla deliverability

Come testare l’email deliverability

Il modo più semplice e diretto per testare la deliverability delle email è quello di inviare semplicemente delle campagne e monitorare i risultati.

Gli email marketer più avanzati possono usare una lista di prova per testare la deliverability.

Cos’è una lista di prova?

Una lista di prova è una lista contenente diversi di indirizzi email registrati presso i vari provider di posta elettronica (ad esempio Gmail, Outlook, Yahoo, ecc.). L’obiettivo di questo tipo di lista è quello di verificare la consegna nella casella di posta in arrivo e il rendering per i diversi client di posta elettronica.

Email on Acid offre una bella funzione di test dello spam che ti permette di generare una lista unica per ogni campagna.

Come risolvere i problemi di deliverability

Ci dispiace dirtelo, ma non c’è una soluzione rapida per risolvere i problemi di deliverability delle email. Avrai bisogno di migliorare la tua reputazione di mittente per tornare nella “lista dei buoni” dei provider di posta elettronica. Questo richiede tempo.

Prima cosa da fare: correggere i tuoi errori ed abbandonare qualsiasi cattiva pratica.

Esempio: in precedenza inviavi campagne a contatti inattivi o che hanno aperto le tue ultime email? Bene, non farlo più.
Un contatto che non ha aperto la prima volta la tua email, difficilmente lo farà se la riceverà una seconda volta. Invia solo alle liste di contatti attivi e opt-in.

Se il tasso di coinvolgimento migliora, migliorerà anche la reputazione del mittente.

Ora, se vuoi sapere esattamente come migliorare la deliverability delle email ed evitare la cartella spam, ecco una lista di azioni concrete che puoi iniziare a fare subito.

8 best practice per ottimizzare l’email deliverability

Queste buone pratiche si applicano a tutti coloro che inviano email di marketing. Non sono necessarie conoscenze tecniche.

1. Rimuovi gli indirizzi email inesistenti

Pulire la tua mailing list è una delle cose più importanti che puoi fare come email marketer.

Anche se mantenere contatti vecchi o non attivi può sembrare una buona idea (o almeno una bella botta di autostima), può danneggiare i risultati delle tue campagne e la tua deliverability in generale.

Ci sono due tipi di indirizzi email inesistenti:

  1. Indirizzi email che gli abbonati hanno inserito con degli errori di battitura
  2. Indirizzi email inattivi e non più in uso

Per evitare che vengano inseriti indirizzi sbagliati, imposta un processo di double opt-in. Prima di essere aggiunto alla lista, l’abbonato riceverà un’email con un link per confermare l’indirizzo email. Il doppio opt-in è altamente raccomandato.

Gli indirizzi email inattivi produrranno un hard bounce. Gli hard bounce danneggiano la deliverability delle email. Questi indirizzi devono essere eliminati.

Brevo rende il lavoro facile. Inseriamo automaticamente nella blocklist tutti gli indirizzi che producono un hard bounce. Questo significa che non potranno più ricevere email dal tuo account.

Puoi vedere tutti i tuoi hard bounce filtrandoli nella pagina dei contatti del tuo account.

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Un’altra buona ragione per rimuovere le email inattive è la possibilità che tra di esse si nascondano le spam trap.

2. Rimuovi i contatti inattivi

Hai abbonati che non aprono le email da sei mesi? O addirittura un anno? Sbarazzatene.

I contatti inattivi danneggiano la deliverability. Abbassano i tassi di lettura della tua campagna, che hanno un impatto negativo sulla tua reputazione di mittente presso i provider di posta elettronica.

Ci sono diverse ragioni per cui un abbonato potrebbe essere meno attivo:

  • Le tue email non raggiungono la sua casella di posta (vengono filtrate nello spam)
  • La persona non è più interessata al tuo business
  • Riceve troppe email e le tue si perdono nel mucchio

Quindi, cosa puoi fare?

L’unica cosa da fare è metterli in blocklist o eliminarli definitivamente.
Un contatto inattivo difficilmente aprirà le tue prossime email.
Se cerchi di contattarlo rischi solo di rovinare la tua reputazione mittente.

Come rimuovere facilmente i contatti non impegnati in Brevo

Gli utenti di Brevo possono facilmente migliorare i tassi di apertura semplicemente escludendo i contatti inattivi quando inviano un’email. Questi sono identificati da un segmento predefinito. Troverai l’opzione nell’editor della campagna quando selezioni la tua lista di contatti.

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Il segmento predefinito per i contatti inattivi è perfetto per i chi sta muovendo i primi passi nell’emailing, ma puoi sempre personalizzarlo secondo le tue preferenze.

Per modificare il segmento, clicca su Contatti sulla dashboard, poi su Impostazioni. Premi Configura nella casella “Contatti inattivi”.

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Qui puoi definire le tue condizioni per il segmento

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Questo è un modo super facile per proteggere la tua reputazione di mittente e la tua deliverability. Non hai ancora un account Brevo? Prova il nostro piano gratuito in un paio di clic.

3. Solo contatti opt-in

Questo è un gioco da ragazzi.

Per molte persone, la casella di posta è uno spazio curato. Le email non richieste sono viste come un’invasione della privacy, e non vengono ben accolte.

Invia un’email di marketing a qualcuno che non l’ha richiesto e probabilmente sarà contrassegnata come spam.

Non solo, rischi di infrangere le leggi sulla protezione dei dati come il GDPR.

Alla fine quello che devi fare è solo questo: invia solo a contatti che sono al 100% opt-in e non comprare mai liste di contatti email.

4. Mantieni la promessa fatta per l’iscrizione

Un altro semplice consiglio. Invia solo il tipo di contenuto che i tuoi iscritti hanno scelto di ricevere.

Sii chiaro nel tuo modulo di iscrizione sul tipo di email che invierai e sulla frequenza.

Usa un linguaggio chiaro sui tuoi moduli di iscrizione in modo da non turbare i tuoi contatti con email indesiderate.

5. Evita le spam word nel contenuto della tua email

Quando il provider di posta elettronica riceve un’email, controlla l’oggetto e il contenuto alla ricerca di parole e frasi di spam.

Sapevi che ci sono tipi specifici di contenuto che fanno scattare il filtro antispam? Quando scrivi la tua campagna email, evita di:

  • Scrivere tutto in maiuscolo
  • Usare troppa punteggiatura (per esempio un uso eccessivo di punti esclamativi)
  • Usare il carattere rosso
  • Uso eccessivo di parole spam (gratis, economico, affare, $$$, bonus, urgente, non aspettare, ecc.)
  • Errori HTML

Presta particolare attenzione all’oggetto

Anche l’oggetto della tua email influisce sulla deliverability.

Quando crei l’oggetto, assicurati di:

  • Evitare click-bait e false promesse. Certo, potrebbe indurre qualcuno ad aprire l’email, ma porterà anche alla frustrazione e alla perdita di fiducia. Questo spinge le persone a disiscriversi e a segnalarti come spam. Tutto sommato, un ottimo modo per uccidere la tua sender reputation.
  • Rendi l’oggetto interessante, intrigante e pertinente. Come menzionato sopra, non dovresti esagerare. Quello che dovresti fare è di rendere il tuo oggetto attraente. Dai un’occhiata alla nostra lista guida per ottimizzare l’oggetto delle tue email.

5. Assicurati che il mittente sia facilmente riconducibile a te

Quando la tua email appare nella casella di posta del tuo contatto, vuoi essere sicuro che sappia che sei tu a inviarla. Non suoneresti il campanello di qualcuno con una maschera, giusto? (a meno che non sia Halloween, naturalmente).

Scherzi a parte, vuoi che le tue email di marketing abbiano un aspetto professionale.

Usa il dominio del tuo sito web aziendale nell’indirizzo email del mittente. Questo evita qualsiasi esitazione e i tuoi contatti ti prenderanno più seriamente.

Quando imposti il nome del mittente (il nome che appare come mittente nella casella di posta), scegli un nome che includa anche il nome della tua azienda.

Per esempio, io invio la nostra newsletter come “Stefania @ Brevo”. In questo modo, i destinatari sanno che viene da Brevo, ma l’aggiunta del mio nome, dà quel tocco in più che la rende più personale. Si può anche scrivere il classico “[Azienda] Team”, anche se questo non è così personale.

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Se usi solo il tuo nome e cognome, i destinatari non è detto che riescano. a riconoscerti e potrebbero cancellare la tua email immediatamente.

7. Effettua invii regolari

La regolarità è un altro fattore importante per migliorare l’engagement dei lettori con le tue campagne email. Trovare il momento giusto e la frequenza aiuta:

  • Far arrivare la tua email nella casella di posta dei lettori nel momento in cui sono più attivi
  • Creare il senso di attesa. I tuoi lettori sanno arriveranno le tue nuove campagne e quindi le aspetteranno con impazienza
  • Trovare il momento giusto del giorno o il giorno della settimana per inviare le email può richiedere alcuni test, ogni pubblico è diverso. Alla fine questa ricerca darà i suoi frutti

Se inviare al momento giusto e con la giusta frequenza aumenterai la probabilità che i contatti aprano e clicchino sulle tue email. E ricordati, tutto ciò che migliora l’engagement, migliora anche la deliverability.

La funzione di Brevo “Invia all’orario migliore” elimina qualsiasi dubbio e sceglie al tuo posto il momento giusto in base ai dati di engagement precedenti. È disponibile con il nostro piano Premium.

8. Semplifica la possibilità di disiscriversi

L’abbiamo detto prima e lo ripetiamo: NON vuoi mantenere i contatti nella tua lista se non sono interessati al tuo contenuto. Questo farà solo male all’engagement.

Semplifica la procedura per annullare l’iscrizione alla mailing list, in questo modo i contatti che hanno perso interesse potranno facilmente discriversi. Altrimenti, non riuscendo a trovare il pulsante di discrizione potrebbero sentirsi frustrati e segnalarti come spam.

Per semplificare la procedura basta avere un link di disiscrizione ben visibile nel footer della tua email.

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Non nascondere il link e fai in modo che ci si possa disiscrivere con un semplice clic. Non chiedere alle persone di registrarsi o di fare i salti mortali. Questo è solo fastidioso.

Tanto meglio se la tua email è configurata per includere un list-unsubscribed header . Questo mostrerà il link di disiscrizione in cima alla tua email. È impostato automaticamente su tutte le campagne Brevo.

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Potresti non crederci, ma il link di disiscrizioni è tuo amico. Ti aiuterà a mantenere una lista di email impegnata che porta ad una migliore deliverability delle email.

Migliora oggi stesso la deliverability delle tue email

A questo punto dovresti avere un quadro più chiaro di ciò che influenza la deliverability delle email e come assicurarti che le email raggiungano la cartella di posta in arrivo.

Ricorda i punti chiave:

  • Rimuovi i contatti non attivi o con errori di battitura
  • Massimizza il tasso di apertura delle tue email
  • Invia messaggi solo ai contatti che vogliono riceverli

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