Aprile 16, 2024

3 buoni motivi per non usare una Noreply email

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Hai ricevuto di recente una mail da un indirizzo [email protected]? Questo tipo di indirizzi email per fortuna vengono usati sempre meno, tuttavia ci sono ancora molte aziende che vi ricorrono per inviare la conferma di un ordine, di un’iscrizione, una mail di notifica, ecc…

Che cos’è un’email noreply?

Il significato di noreply quindi vien da sé: è un indirizzo utilizzato per inviare un’email alla quale non è possibile rispondere, not reply nessuna risposta.

Lo scopo dell’email marketing è quello di avvicinare il mittente al destinatario creando un reciproco e durevole rapporto di fiducia e di scambio.

I contatti, riempiendo il modulo d’iscrizione alla tua newsletter, danno il consenso opt-in a ricevere le tue comunicazioni direttamente nella loro casella email. Le aziende come la tua quindi, interagiscono con i loro abbonati grazie ai loro indirizzi email che diventano parte integrante della loro attività.

Questo rapporto di fiducia reciproca viene interrotto nel momento in cui viene usata come email del mittente un indirizzo noreply.

Esempio di email noreply di Mulino Bianco

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Perchè non dovresti usare un indirizzo email noreply?

1) Gli indirizzi noreply nuocciono alla relazione con i tuoi clienti

Il motivo per cui le aziende e gli e-commerce utilizzano un indirizzo email noreply è per evitare di ricevere risposte dai clienti. L’obiettivo è, presumibilmente, risparmiare tempo e mitigare il numero di persone che rispondono, costringendo i destinatari a cercare le informazioni di contatto o, se hanno una domanda, compilare un modulo invece di ricevere una risposta diretta.

L’email noreply non è una buona idea.

Non importa quanto sia grande la tua attività, i tuoi clienti sono delle persone vere e proprie. Se usi un indirizzo noreply stai di fatto trattando i tuoi clienti come se fossero solo un numero che produce vendite per la tua attività. Mettiti per un attimo al loro posto. Ti piacerebbe essere trattato come un numero? No, vero? Beh nemmeno ai tuoi clienti piace.

Devi sempre tenere a mente che i tuoi clienti sono al centro della tua attività di business. Risparmiare tempo con messaggi di posta che hanno indirizzi di questo tipo tramite per esempio uno scenario di marketing automation, ha un impatto negativo sui tuoi guadagni.
Ma soprattutto, l’idea iniziale non era quella di inviare un’email per rendere tutto più semplice?

2) Il noreply impatta in maniera negativa sulla tua immagine di marca

Quando scrivi una mail a un tuo cliente lo fai per migliorare la tua vita o quella di chi la riceve? Nell’email marketing, quando s’invia un’email, si deve tenere presente che essa avrà un impatto su chi la riceverà e può capitare che qualcuno abbia voglia di rispondere.

Inviando un’email di feedback alla tua email noreply il tuo cliente sarà deluso perché non riceverà nessuna risposta, e al suo posto vedrà un messaggio di errore.

Questo genererà nel tuo cliente un senso di insoddisfazione che impatterà negativamente sulla tua immagine di marca. Penserà di essere stato abbandonato, proverà frustrazione e sicuramente cercherà un’alternativa “più umana” presso i tuoi concorrenti. Insomma se vedi che chi riceve la mail clicca su unsubscribe e di conseguenza il tasso di disiscrizione crescere, non dovrai stupirti.

3) Influenza negativamente la tua reputazione di invio

Le email con mittente [email protected] vengono spesso rilevate dai server di posta come email di spam e per questo consegnate nella cartella di posta indesiderata dei tuoi abbonati.

I cybercriminali scelgono domini noreply@ per creare i loro mittenti e dare meno nell’occhio. In questo modo amplificano la possibilità di apertura della loro campagna anche se i contatti che la ricevono non sono opt-in.

Per questo motivo la tua email noreply potrà essere confusa dai filtri anti-spam e essere considerata come email di spam. Questo non solo diminuirà il numero di email consegnate, abbasserà il tasso di apertura e di conseguenza il tasso di clic delle tue email, ma soprattutto ti allontanerà dai tuoi contatti e avrà un impatto negativo sulla tua deliverability.

Per esempio se outlook considera l’IP o il dominio noreply non sicuri, non permetterà la consegna. Per evitare di incorrere in questo problema visita la guida Outlook.

Crea un legame con i tuoi contatti

Per migliorare il rapporto con i tuoi contatti ti consiglio di creare delle email automatiche evitando di utilizzare un mittente noreply.
Se non puoi modificare l’indirizzo del mittente la migliore soluzione è quella di personalizzare le tue email.

Prova a creare un messaggio personalizzato che apporti un vero coinvolgimento per chi lo riceve e che dia la sensazione che sia veramente tu a scriverlo evitando i messaggi standard.
Il contatto non avrà più la sensazione di essere un numero e si sentirà coccolato e quindi la customer experience migliorerà notevolmente.

Fai tesoro dei dati personali rilasciati insieme all’indirizzo email dai tuoi contatti sempre in pieno rispetto del GDPR.

Ti faccio un esempio concreto.
Ho ricevuto recentemente una mail transazionale personalizzata da parte di Google che ha come mittente un indirizzo noreply.

L’email risulta più umana pur restando una mail transazionale (inviata automaticamente).

Email Noreply di Google che conferma la creazione di una casella di posta

Come puoi vedere l’indirizzo email utilizzato da Google è [email protected]
In calce viene specificato che le risposte non possono essere monitorate e che per qualsiasi domanda basta accedere alla sezione del centro assistenza.
In questo modo Google non mette un muro tra sé e i propri clienti, ma offre la possibilità di uno scambio, incanalando le comunicazioni verso il servizio dedicato.

I vantaggi di una mail noreply costruita in questo modo sono:

  • rimanere in contatto con i clienti
  • indirizzarli verso il canale più indicato
  • ottimizzare il tuo tempo e quello dei tuoi clienti

Se non hai un centro assistenza puoi sempre aggiungere un numero di telefono o specificare nel corpo dell’email delle soluzioni alternative per trovare delle risposte ad eventuali dubbi.

Un’altro consiglio che posso darti è quello di chiedere ai tuoi contatti di segnalare la tua email come sicura e di spostarla nella cartella di “posta in arrivo”. Questo ti aiuterà nella consegna e soprattutto migliorerà il tuo tasso di lettura.

Come gestire le risposte col minimo sforzo

Personalizzando le tue email potresti ricevere numerose risposte da parte dei tuoi contatti se il contenuto è particolarmente coinvolgente. Non preoccuparti! Qui di seguito scoprirai com’è semplice gestire le risposte senza troppo sforzo.

Se hai una casella di posta Gmail potrai gestire le email in entrata creando dei filtri.
In questo modo potrai raggruppare tutte le risposte e indirizzarle al tuo collega che si occupa di assistenza.
Se sei un libero professionista potrai, una volta raggruppate in una cartella, decidere di dedicare mezza giornata al mese per leggere e gestire le risposte.

Un’altra soluzione è quella di inviare una risposta automatica e indicare quale indirizzo contattare per ricevere una risposta. Tutte le caselle di posta offrono questo servizio ed è molto pratico quando per esempio ci si assenta durante il periodo di ferie.

Un’altra idea è quella di effettuare un’integrazione tra il tuo sistema di assistenza clienti e le email ricevute a questo indirizzo.

In questo modo, puoi facilmente ordinare le tue risposte e assegnarle alla persona giusta, dal servizio clienti per i reclami sui prodotti ai rappresentanti di vendita agli abbonati alla newsletter interessati ai tuoi servizi.

Il modo migliore per evitare di ricevere troppe risposte di questo tipo è suggerire ai tuoi abbonati di compilare un modulo da qualche parte.

Infine, ci sono ben due altre soluzioni che possono essere facilmente implementate nel footer delle tue email campaigns per evitare di perdere i tuoi abbonati: 

FAQ (in italiano “domande frequenti”)

Inserire nelle tue email campaigns una sezione che rimanda a una landing page contenente le FAQ ti permette di racchiudere in una pagina tutte le domande che vengono poste con frequenza dai contatti presenti nella tua email list. In questo modo vedrai diminuire il numero di contatti che si disiscrivono dalla tua mailing list in quanto troveranno risposta alle proprie domande.

 Llink ai tuoi social media

Per dare ulteriori informazioni ai tuoi clienti, se stai usando una piattaforma come Brevo o Mailchimp,  grazie all’editor drag & drop puoi facilmente  inserire nel footer della tua email dei pulsanti che rimandano alle tue pagine social come Facebook, Instagram, Linkedin, Twitter o YouTube.

L’email marketing ti consente di unire più canali di comunicazione e i tuoi contatti trovare ulteriori informazioni o inviarti un messaggio privato. È un modo ulteriore per creare un legame ancora più stretto con i tuoi clienti.

Qui di seguito un esempio pratico di un’email noreply inviata da Enel. Essendo un’email noreply i clienti non possono rispondere direttamente, per questo è stato inserito nel footer un modulo, un numero verde e i link alle pagine social di Enel.

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Quali sono le conclusioni che possiamo trarne?

Gli indirizzi email Noreply inviano un’immagine negativa ai destinatari e possono influire negativamente sulla consegna e quindi sulla tua email deliverability.

Imposta un indirizzo email e un nome mittente che dimostrino che sei una persona reale attenta alle richieste dei propri clienti: costruirai così un’immagine di marca migliore e conoscerai meglio i tuoi clienti.

Rispetterai così tutti gli elementi che sono alla base di ogni buona strategia di marketing!

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