Settembre 22, 2023

13 esempi e consigli su cosa scrivere nel footer in calce alla mail

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Il footer che si trova in calce alla mail raramente riceve l’attenzione che merita, soprattutto perché la maggior parte del tempo per la creazione di una newsletter viene speso per la riga dell’oggetto e il contenuto principale dell’email.

Ma ecco come stanno le cose: se vuoi creare una newsletter in regola d’arte devi creare un footer accattivante, informativo, e legalmente conforme alle normative. 

Quindi parliamo di tutto ciò che riguarda l’email footer e in particolare vediamo quali elementi includere per far funzionare il tuo email marketing. Prima che tu possa accorgertene, l’engagement delle tue email salirà alle stelle.

In calce alla mail significato: La locuzione avverbiale in calce deriva dal lat. calx calcis «tallone» e significa in fondo alla mail, in fondo alla fine della pagina, al piè di pagina. In linguaggio tecnico si parla di footer email. Cos’è il footer di un’e-mail quindi? Il footer email non è altro che la parte inferiore di una newsletter e di una DEM.

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Non è necessario avere conoscenze tecniche o di informatica, con Brevo puoi creare le tue newsletter in pochi clic.

 

Cos’è un footer email?

Il footer dell’email o la firma in calce alla mail, come viene anche chiamata, si trova in calce alla tua email. Alcuni marketer pensano che sia il biglietto da visita di un brand, ma non limitiamo la definizione o il design solo a questo. 

Ci sono molte cose che puoi aggiungere al tuo footer per coinvolgere i tuoi destinatari e farli interessare maggiormente al tuo brand.

Perché il footer newsletter è importante?

…perché una buona email trasuda professionalità e raffinatezza dalla testa ai piedi. Questo significa fondamentalmente che per ripagare i tuoi sforzi nel creare una newsletter e dare una prima impressione decente, devi progettarla con cura. 

Gli abbonati notano tutto, e anche se il footer email sembra insignificante, migliora la qualità dell’interazione con il tuo brand. 

Footer email: 13 idee per ottenere il massimo impatto 

Di seguito sono elencate alcune delle cose che si vedono abbastanza spesso e altre non così tanto. Siamo sicuri che alla fine imparerai come combinarli per far funzionare i footers delle tue email per una marketing strategy vincente. Entriamo nel vivo della questione.  

#1 Disiscrizione e gestione delle preferenze

Pensare di poterne fare a meno può metterti nei guai. Infatti, non inserire il link di disiscrizione nell’email signature può costarti fino a 20 milioni o il 4% del tuo fatturato annuo globale, o superiore se sei un brand con abbonati residenti nell’UE. 

La protezione dei dati nel digital marketing è regolamentata dal GDPR e dal can-spam act. I contatti cedono i propri dati personali e quindi il proprio indirizzo di posta elettronica per ricevere una campagna di email marketing.

Pensi ancora che valga la pena rischiare? Cerca di rigare dritto, perché i destinatari delle email godono di un potere speciale e possono segnalarti come spam e rovinando la tua deliverability. È anche il modo più semplice per impedirti di inondare le loro caselle di posta. Risultato? La tua reputazione mittente email subirà un grosso colpo. 

Ovviamente lo sforzo che hai impiegato nella costruzione della tua lista contatti non è indifferente. Tuttavia è controproducente mantenere delle proprie liste gli abbonati che a malapena aprono le tue newsletter. Prima dai loro la possibilità di andare via, migliore sarà il tasso di apertura e le conversioni delle tue email. Quindi assicurati di pulire regolarmente la tua lista contatti.

Facendo un passo indietro, l’email footer di H&M è un buon esempio di come il minimalismo può rendere l’opzione di cancellazione facile da individuare grazie al unsubscribe link. 

cancella-registrazione-esempio

Ma per non dimenticarlo, fai in modo che il passo successivo sia diretto e li disiscriva senza nessun permission reminder. Inoltre, per quello che vale, magari chiedi altre informazioni, per esempio il perché se ne vanno attraverso un sondaggio simile a quello qui sotto in modo da poter risolvere la falla.

Cerchi ispirazione per il testo di cancellazione alla newsletter? Per esempi e best practice leggi questo articolo.

#2 Informazioni legali

IIncludere informazioni come l’indirizzo fisico della sede legale della tua azienda, la casella postale, la politica sulla privacy, i termini e le condizioni e il copyright significa rispettare le norme governative anti-spam in tutto il mondo. 

Quando i tuoi destinatari vedono queste informazioni la loro fiducia nei tuoi confronti aumenta. In calce all’email di Pandora troviamo un footer che include tutto ciò che fa sembrare l’email autentica. 

footer-email-pandora

Se sei un cliente Brevo, noterai che i modelli di newsletter hanno spazio per aggiungere queste importanti informazioni. 

E se ti stai ancora valutando Brevo, puoi provare il nostro editor di email e i modelli in qualsiasi momento iscrivendoti al piano gratuito.

 #3 Riconoscimento sociale

Statista riporta che il 30% dei consumatori crede che il riconoscimento sociale influenzi le loro decisioni di acquisto. E’ probabile che tu lo stia già usando nel corpo della tua email. Ma potresti benissimo usarlo nel footer. 

Ecco un esempio dell’abile mossa di marketing di Pittarello. La valutazione a stelle mostrata è basata su 5.114 recensioni, che costruisce la loro credibilità e rende il processo decisionale dei clienti più semplice

Esempio-footer-email-pittarello

Amica Farmacia inserisce nel suo footer mail la valutazione che i clienti hanno lasciato si Trustpilot:

esempio-footer-amicafarmacia

Sono presenti anche due CTA che invitano i contatti a visitare le ultime novità promozionali scontate al 60% e le marche presenti sul sito. È un modo furbo da parte dell’ecommerce per evitare la disiscrizione dei contatti.

Bose è andata oltre, ha addirittura creato una gif che permette di visualizzare i vari messaggi lasciati dai suoi clienti che lasciavano delle note positive sui prodotti acquistati

footer-email-gif

Un’altra prova sociale che puoi usare sono le certificazioni come quella usata nell’email di Mediaworld: 

esempio-footer-email-ecommerce

Suggerimento bonus: Includi la prova del riconoscimento sociale in calce alla tua email transazionale in modo che non ci sia spazio per un ripensamento da parte dell’acquirente. Hai presente quando provi un rimpianto post-acquisto e pensi che avresti potuto ottenere un affare migliore da un’altra parte? Sì, quello. 

#4 Una nota di ringraziamento

Niente può battere le note di ringraziamento scritte a mano, esprimere gratitudine ai tuoi clienti attraverso un footer di un’email può anche scaldare i loro cuori. È ciò che umanizza anche il tuo marchio. Inoltre, sai che il pensiero conta e tutto il resto, giusto? 

Mentre l’impatto potrebbe non essere immediato, il gesto fa sentire il cliente apprezzato, e crea di conseguenza un effetto nel tempo. Pensa alla fedeltà al marchio (acquisti ripetuti) e all’advocacy (passaparola).

#5 Possibilità per entrare in contatto

Anche se i dati di contatto sono sul tuo sito web, menzionarli in calce alla tua email facilita i clienti, soprattutto dato il tipo di email inviata. 

Per darti un po’ di contesto, le email transazionali, in particolare le email di conferma d’ordine o di spedizione hanno tassi di apertura più alti rispetto a quelle non transazionali. In parte perché queste email rassicurano i clienti che hai ricevuto il loro ordine o/e che sta arrivando. 

Quando menzioni nel piè di pagina dell’email che sei disponibile per la live chat, li conforta ancora di più il fatto che sei a un click di distanza se hanno bisogno di aiuto. Questo tipo di rassicurazione va molto oltre e garantisce non solo fiducia nel tuo brand ma anche un’accessibilità e una predisposizione al customer centric.   

Esempio footer newsletter di Kartell dove la chat viene enfatizzata con uno gnomo in movimento e si sottolinea l’accompagnamento che si può ricevere utilizzando il servizio

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#6 Link verso i social

Il 65% degli italiani usa i social media. Cosa ancora più importante nella sua ricerca Audiweb mostra che l’77,8% della popolazione maggiorenne accede tramite cellulare e lo scorso ottobre l’acquisto di prodotti online è aumentato del 40%.

Includere i link sociali nel piè di pagina dell’email è un ottimo modo per dire ai tuoi abbonati dove poterti seguire e su quali social. Il consiglio è di lavorare per amplificare la tua presenza sui social media.

Dal punto di vista del design, le icone social dovrebbero essere in sintonia con il resto del tema e del colore dell’email. Inoltre, menziona solo quelli dove sei attivo.

Per l’ispirazione, ecco la il footer in calce alla mail dell’Estetista Cinica:

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Potresti anche fare qualche annuncio di sfida per costruire un po’ di entusiasmo tra i tuoi clienti e menzionare l’hashtag di marca.

Qui di seguito l’esempio degli hashtag di BIOECO e di LUSH proposti nel footer delle loro email:

footer-email-esempio-hashtag

Lush inoltre propone diversi hashtag da inserire e condividere nelle immagini postate su Instagram creando un senso di comunità:

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#7 Missione o valori del brand

Esporre e ricordare costantemente ciò che il tuo marchio rappresenta innesca il bias di supporto alla scelta. In parole semplici, chi legge la newsletter si sente in sintonia con l’azienda e ha un’ulteriore conferma che la decisione di iscriversi alla tua newsletter sia stata una buona idea fino persino a sentirsi orgogliosi di essere associati al tuo marchio. 

Nel piè di pagina dell’email di AVA & MAY e in quello di Aveda, la mission e i valori del marchio inducono gli abbonati a pensare che si tratta di qualcosa di buono

esempio-footer-newsletter-valori-brand
esempio-footer-mission

#8 Chiede di metterti in whitelist

Di solito, gli ISP hanno regole severe che proteggono i loro clienti dal ricevere spam/email non richieste. Il che significa che la tua email, nonostante tutto il duro lavoro che hai fatto per crearla, potrebbe finire nella loro cartella spam. 

In poche parole, lascia un piccolo messaggio nel piè di pagina della tua email chiedendo di aggiungerti alla loro rubrica. Questo si assicurerà che non perdano nessuna delle tue email e in più aumenterà il coinvolgimento nelle email. 

Come pratica, menzionalo nella tua email di benvenuto. Ancora meglio, nel piè di pagina della tua email di conferma dell’ordine, dì loro che aggiungendoti alla lista dei ‘mittenti sicuri’ si assicureranno di continuare a ricevere gli aggiornamenti del loro ordine. 

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#9 Sito web e/o blog

Essendomi iscritta alla newsletter di Callipo, mi è stata inviata un’email di benvenuto il cui footer ha in evidenza il loro sito web. I link è facilmente reperibile perché è in grassetto e si distingue facilmente dallo sfondo bianco:

footer-email-sito-web

Stai prendendo appunti, vero?!

#10 Opzione per scaricare l’app

Dopo aver fatto acquisti online, il 42% dei consumatori usa un’app per lo shopping. Il che implica che avere il link per il download dell’app nelle tue email transazionali è una buona idea perché moltiplica le possibilità di interazione dei tuoi clienti tramite l’app.

Inoltre, l’interazione è abbastanza fluida perché i tuoi clienti possono visitare il tuo negozio virtuale e fare immediatamente nuovi acquisti tramite l’app.

Gucci nella sua welcome email suggerisce di scoprire la sua App optando per una grafica minimal:

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Zooplus propone una grafica accattivante sottolineando anche delle immagini grafiche come viene visualizzata l’app sul cellulare:

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#11 Ricevi questa email perché

Spesso ci si iscrive per ricevere la newsletter del nostro brand preferito ma ci si dimentica del perché e quando.

Per questo è sempre bene ricordare ai propri contatti il perché ricevono l’email. Per farlo basta aggiungere la dicitura in calce alla mail “Ricevi questa email perché” seguito dalla privacy policy come nei seguenti esempi:

  • Ricevi questa email perché sei iscritto alla newsletter di #nomedelbrand. Se vuoi disiscriverti e non ricevere più le nostre comunicazioni clicca qui. Per ulteriori informazioni leggi la nostra privacy policy
  • Ricevi questa email perché iscritto alla newsletter di #sitoweb. Puoi richiedere la cancellazione del servizio cliccando sull’apposito link. Per maggiori informazioni e per esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Decreto Legislativo 196 del 2003 e successive modifiche ed integrazioni del Regolamento Europeo in materia di privacy: [email protected]
  • Ricevi questa email perché sei iscritto alla newsletter del brand. Clicca qui, se non vuoi più ricevere la nostra newsletter. Consulta qui la nostra informativa sulla privacy.
  • Ricevi questa email perché hai dato il consenso a ricevere le nostre comunicazioni. Puoi annullare la tua iscrizione in qualsiasi momento cliccando qui.
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#12 Inserire il logo nella mail

In calce alle email e alle newsletter oltre a quanto elencato fin’ora è importante inserire anche il logo della propria azienda.
Hermes inserisce il proprio logo su sfondo bianco, in questo modo l’effetto finale è di estrema eleganza in linea con il target dell’azienda, ecco il risultato finale:

logo-nella-mail-hermes

Come si inserisce il logo nella mail? Su Brevo puoi inserirlo facilmente grazie all’editor drag & drop. L’editor Brevo ha un email footer template che si può selezionare e trascinare all’interno dell’email . Non dovrai così preoccuparti delle dimensioni del footer email modo da avere una base da cui partire per inserire i propri dati. Successivamente potrai inserire il tuo logo nel footer e modificare e adattare le dimensioni .

inserire-logo-nella-mail

#13 Dillo ad un amico.

I clienti felici che promettono di consigliare il tuo prodotto o brand al proprio entourage, finiscono spesso per non farlo davvero. Ma non importa. 

Ciò che è importante ricordare è che i consigli personali hanno un’influenza importante sulle scelte delle persone e se ben gestite possono comportare conversioni maggiori e migliori. 

L’LTV per i nuovi clienti referenziati è del 16% più alto dei non referenziati. Cosa ti dice questo? Che man mano che acquisisci più clienti referenziati, puoi convertirli in ambasciatori del marchio, e questi trasformeranno i propri amici in nuovi clienti, e così via. In parole povere, la notorietà del tuo marchio crescerà rapidamente.

Detto questo, non è possibile ottenere questo senza avere un solido programma di referral in atto. Quindi mettiti al lavoro e menziona il tuo programma nella firma dell’email come fa Westwing che per incentivare la condivisione offre un buono di 30 euro:

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Nel frattempo, se non hai a disposizione un budget sufficiente per intraprendere un’iniziativa simile, potresti semplicemente chiedere di inoltrare la tua email ad un amico come nella newsletter di Conosco un posto:

inoltra-email-ad-un-amico

Rendi il tuo prossimo email footer indimenticabile

Speriamo che userai questa guida per creare un footer email di grande impatto, divertendoti a sperimentare.

Ora, se vuoi, che ne dici di inviare la tua prossima campagna email usando Brevo? Per quanto riguarda il footer email, è possibile personalizzare il footer predefinito e creare newsletter email d’effetto.

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